domenica 9 settembre 2012

Un'altra cosa

...googlando il nome del blog noto che molti commentatori di cronaca nera dell'ultima ora si lanciano con disinvoltura in prolusioni sulle matricole. Sono convinta che sappiano di cosa parlano, che non si riferiscano a immaginarie minuscole diciannovenni spaurite abbarbicate sul calcio di una pistola, zaino in spalla e in mano il libretto universitario ancora intonso. 


Però la maggior parte di loro parla di matricole BRASE. Mh. Prestito dal francese? Neologismo di estrazione gastronomica? O più semplicemente, in un Paese dove conosciamo solo due vocaboli, 'TIRATI SU' e 'GIRATI' (il primo non è propriamente un vocabolo ma Giovanni non avrebbe potuto intrattenersi con Aldo anche sul concetto di phrasal verb - tutta energia risparmiata in vista di quello di Fistalloni) forse troppo spesso lasciamo che i media ci impongano di connotare l'identificativo fantasma di un'arma detenuta illegalmente con il termine 'matricola ABRASA' e non 'grattata' 'rasata' 'skancellata' 'tolta' 'nonc'èpiù'? Siamo un popolo di permissivi.

Permettiamo che ogni quattro servizi telegiornalistici su ritrovamenti di droga, filmini e pistolame vario non vi sia, su un altro canale, almeno un Luciano Onder colto attimi di pura abrasione, una Belen abrasiva di se stessa, un aeroplanino filmato ad abradere al suolo torri di sabbia.

Non mi sembravano carine due a nell'url del blog: non so tante cose, però lo so che si scrive 'abrasa'.

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